
strade, piazze e giardini
cambiano luce
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Il Progetto
Vi invitiamo ad alzare la testa. Sì, avete capito bene: alzate la testa e osservate con una nuova attenzione l’illuminazione pubblica, quei “pali della luce” che magari vi appaiono scontati, banali, semplici pezzi di arredo urbano. Fate attenzione, la luce che dovrete imparare a conoscere d’ora in poi è una “nuova” luce, frutto della “seconda rivoluzione” che AGSM Lighting ( la società del Gruppo AGSM specializzata nei sistemi di pubblica illuminazione e smart city) sta portando alla nostra Città. La prima, nel 1983, ha visto Verona diventare la prima realtà urbana in Italia, e la migliore in Europa secondo una ricerca indipendente continentale, ad introdurre le lampade con tecnologia al sodio ad alta pressione. La seconda, oggi: Verona è la prima Città in Italia ad adottare la tecnologia d’illuminazione LED con uno specifico studio per valorizzare il paesaggio e con specifiche “gradazioni” di calore delle luci per aumentare la sicurezza dei Cittadini. Questa pagina web vi terrà aggiornati sulle continue tappe di questa rivoluzione.
La Mappa
F.A.Q.
La luce ha da sempre appassionato filosofi, scienziati e gente comune. Il LED (acronimo inglese per Light emitting Diode) è un dispositivo che sfrutta la capacità di alcuni materiali di produrre luce se attraversati dalla corrente elettrica. Viene studiato dagli inizi del Novecento da alcune realtà che sono nella storia della Scienza: i laboratori di Guglielmo Marconi e di Marie Curie. Il suo sviluppo dagli Anni Sessanta in poi ha permesso il loro utilizzo in tantissimi prodotti che usiamo quotidianamente: dai telecomandi, alla retroilluminazione dei dispaly LCD, alle luci di moto ed auto, ai lampeggianti dei veicoli d’emergenza…un utilizzo praticamente illimitato grazie a delle caratteristiche ben precise: affidabilità, lunga durata, elevata efficienza e basso consumo.
Perché Verona da 120 anni può contare su una società pubblica di multiservizi che ha sempre guardato con attenzione alle innovazioni: dal 1898 si è cercato sempre di avere il massimo risultato. Pensate: ai primi dell’Ottocento a Verona 200 lanterne ad olio venivano accese manualmente ogni giorno e funzionavano per 1500 ore all’anno. Nel 1845 si sostituì l’olio con il gas e nel 1912 con l’energia elettrica, ma l’accensione era ancora manuale. Nel 1972 Verona sperimentò in Viale Piave un impianto-pilota con lampade a vapori di sodio ad alta pressione, le lampade a luce gialla. Nel 1988, l’European Lighting Council riconobbe a Verona il 1° premio l’illuminazione del Centro storico e il 3° premio per la valorizzazione dei Monumenti. Oggi, che garantiamo il triplo delle ore di luce rispetto ad un secolo fa, passiamo alla tecnologia LED, fra i primi in Italia per complessità ed attenzione al patrimonio storico-architettonico.
Abbiamo visto tutti cosa comporta il riscaldamento globale sul clima della nostra città. Quindi, l’impegno per abbattere i gas serra e un ambiente più sostenibile è diventato la priorità nel lavoro delle società multiservizi come la nostra. I dati del risparmio garantito sono impressionanti: il 65% di energia consumata in meno, 15 milioni di kilowattora; 6.483 tonnellate di anidride carbonica non immesse in atmosfera; poco meno di 3mila tonnellate equivalenti petrolio risparmiate. Un risparmio pari ai consumi annui di quasi 6mila famiglie. E questo per ogni anno di esercizio. Inoltre, il LED richiede una più facile manutenzione che si trasforma in un ulteriore risparmio.
Lo si vede ad occhio nudo: la precedente luce gialla illumina in maniera più diffusa, ma con una minore intensità. La tecnologia a LED indirizza la luce su uno spazio meno ampio, ma con una maggiore concentrazione. Il risultato è che i punti sensibili (gli attraversamenti pedonali e in generale le aree dove è richiesta una maggiore sicurezza) vengono oggi presidiati da una fonte luminosa potente anche nelle nottate dalle condizioni atmosferiche più difficili. La luce bianca fornisce una percezione visiva migliore a parità di valori di illuminamento. La resa dei colori, rispetto alla luce gialla, aumenterà di ben 4 volte!
Perché per guardare la volta celeste andiamo in montagna? Perché – banalmente – la luce delle nostre città “oscura” la luce delle stelle. Questo si vede chiaramente nelle immagini della Terra dallo spazio: Verona e con lei la pianura padana sono avvolte da una luce gialla quasi abbagliante. Ma non è solo dallo spazio che questo eccesso di illuminazione si percepisce: arrivando in aereo ad esempio dal mare in Italia questo “stacco” fra buio e luce è impressionante. Un terzo della popolazione mondiale non riesce più a vedere le stelle! L’Italia con la Corea del Sud ha il poco invidiabile primato di essere il Paese più inquinato fra quelli del G20. Ebbene, questo eccesso di luce è un problema: per la nostra stessa salute violando i naturali bioritmi, per quella della fauna migratoria, per lo spreco di energia che vuol dire CO2 immessa inutilmente in atmosfera. Per ridurre questo fenomeno sono entrate in vigore diverse normative europee e regionali che Verona oggi recepisce in toto.
Non solo, la Legge Regionale 17/2009 ci obbliga ad illuminare solo dove serve, strade e marciapiedi. Con questa nuova tecnologia LED le ottiche sono state studiate per fare questo. Le precedenti tecnologie non permettevano questa illuminazione “precisa”. Spesso, lvenivano illuminati i retrostanti giardini o le facciate delle case di fronte al punto luce. Ora non più.
Non solo, la Legge Regionale 17/2009 ci obbliga ad illuminare solo dove serve, strade e marciapiedi. Con questa nuova tecnologia LED le ottiche sono state studiate per fare questo. Le precedenti tecnologie non permettevano questa illuminazione “precisa”. Spesso, lvenivano illuminati i retrostanti giardini o le facciate delle case di fronte al punto luce. Ora non più.
La luce emessa dalle attuali lampade al sodio è gialla e non corrisponde al picco della sensibilità dell’ occhio umano: i colori non sono riprodotti fedelmente ed è quindi necessaria più luce per garantire una visione sicura. I LED invece, emettono luce bianca, che permette di raggiungere un’illuminazione sicura per gli utenti della strada, con minor consumo di energia. La luce bianca attraversa molto meglio la nebbia, rendendo i veicoli più visibili. Inoltre, i LED aumentano anche la qualità delle immagini catturate dalle telecamere di sicurezza.
La diffusione della luce coi nuovi proiettori LED cambierà e verrà concentrata principalmente sulle strade così come sui nostri capolavori storico-architettonici. Di conseguenza, l’effetto sulle facciate delle case potrebbe cambiare con una sensazione di minor illuminazione. Siccome, uno degli scopi del cambio di tecnologia è quello di incrementare non soltanto la sicurezza, ma anche la sua percezione complessiva nella città, è utile evidenziare eventuali criticità che potrebbero nascere una volta passati alla nuova illuminazione. Prestate dunque attenzione e chiamate i nostri tecnici.
Non soltanto Corso Porta Nuova che essendo la via d’accesso più importante al centro cittadino è stata oggetto di una alberatura particolare che oggi rischia di rappresentare un impedimento alla corretta illuminazione della strada e dei marciapiedi. La nuova illuminazione permetterà di valorizzare un numero maggiore di strade e scorci della nostra città, pensate ai ponti, rendendo più disponibile la bellezza di Verona. Una luce che permetterà una “lettura” nuova della Città, della sua storia, della sua cultura. Senza scordare però la ragione del progetto: portare più luce e più sicurezza.
Ai Veronesi? Tranquilli, non è prevista alcuna tassazione extra. Cambiare il sistema di illuminazione comporta però un investimento di 10 milioni di Euro. Ma col project financing lanciato dal nostro Comune è AGSM a farsi carico della spesa e rientrerà dell’investimento grazie al canone che già paga il Comune per il servizio di illuminazione pubblica e soprattutto grazie ai numerosi risparmi.
Se facciamo tutto questo, se entriamo coi nostri cantieri nella vostra routine quotidiana, è proprio per raggiungere lo scopo di aumentare la sicurezza della Città, di valorizzarla per la cultura che esprime e per renderla sempre di più affascinante e sostenibile. Questo è il nostro impegno per Verona: la città dell’amore conoscerà una nuova stagione di bellezza!